Accoglienza

“Siamo tutti migranti, figli di migrazioni universali, certamente geografiche, poiché dai tempi remoti migriamo al di là delle frontiere. Ma anche migrazione interna, migrazione culturale, ma soprattutto migrazione temporale, non siamo mai gli stessi, né viviamo sempre nello stesso mondo.”
Padre Alex Zanotelli

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ACCOGLIAMOCI NEL NOME DI DIO MISERICORDIOSO
I C.A.S. sono centri di accoglienza temporanea rivolti a richiedenti protezione internazionale, per questo si possono definire ‘ servizi alla persona’, di interesse pubblico. Al progetto C.A.S della Coop.INTRECCIO, nato nel 2016, si è voluto, come manifesto programmatico, dare il nome:
“Accogliamoci, nel nome di Dio Misericordioso”.
Accogliamoci:
Accogliamoci perché in una relazione vi è sempre uno scambio.
Accogliamoci perché voi avete dei bisogni ma li abbiamo anche noi.
Accogliamoci nelle nostre diversità
Accogliamoci e ri-conosciamoci parte di una stessa umanità.
Nel nome di Dio :
Per la nostra storia, prima di associazione di famiglie e poi come cooperativa di lavoro di laici battezzati
e per le nostre radici Cristiane.
Misericordioso:
Perché abbiamo iniziato nell’anno Santo della misericordia.
Perché la prima Sura del corano recita “ Allah il misericordioso”.
Perché la misericordia è lo sguardo che permette a tutti gli attori coinvolti di non giudicare, di non impedire, di non colpevolizzare, di non denigrare, ma di agire, soccorrere, mantenendo una visione lucida.
Per fare nostro il passo evangelico:
“ Beati i misericordiosi perché otterranno misericordia”

L’accoglienza avviene su segnalazione della Prefettura di Brescia con cui vi è in essere una convenzione.
La presa in carico da parte della coop Intreccio della singola persona, con le ultime direttive dichiarate nel bando 2020, ha tra i suoi obiettivi l’attivazione di un percorso che prevede oltre al vitto e l’alloggio un accompagnamento legale, sanitario, al fine di affiancare le persone, fino alla definizione giuridica del loro status.

RICADUTA SUL TERRITORIO

  • Creazione di nuovi posti di lavoro per lavoratori fuori dal circuito lavorativo da anni, di cui tre in soggetti con fragilità socio-culturale
  • Rafforzamento delle competenze dei servizi territoriali
  • Controllo del territorio e prevenzione del rischio di devianze attraverso una stretta collaborazione con i servizi deputati alla sicurezza.

Auspichiamo nel tempo che l’impatto sulle comunità si traduca in un apertura reciproca al mondo.

  • Sicurezza nel trattamento dei dati personali

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE SENEGAL
“ILLUMINIAMO GLI SPAZI BUI DEL MONDO”

Domenica 4 Novembre 2018, con una nostra cooperante INTRECCIO e con il supporto della Onlus COMI che già opera sul territorio, abbiamo dato lo start al progetto “ILLUMINIAMO GLI SPAZI BUI DEL MONDO”

Il progetto Liter of Light è servito all’istallazione di 20 HOME-LIGHT-SOLUTION (lampade a led che funzionano con batteria ricaricabile, attraverso un piccolo pannello solare, al posto della scheda elettronica attraverso una morsettiera dove si collegano a mezzo cacciavite i diodi per formare il circuito elettrico per farle funzionare, col risultato che in caso di guasto si sostituisce il diodo e non la scheda elettronica) in alcuni villaggi della periferia di Kaffrine.

Con due elettricisti selezionati dall’ANPEJ (Associazione Nazionale Promozione e Impiego Giovani), Djibril Touré e Thierno Amadou Sar. abbiamo raggiunto i villaggi meta dell’installazione
che ci sono stati suggeriti dal più stretto collaboratore di Eugenia (COMI), nonostante le lampade fossero soltanto 20, abbiamo deciso di dividerle su due villaggi con l’intenzione di illuminare i luoghi più importanti della quotidianità degli abitanti, per fare quindi in modo che ne beneficiassero tutti.

Il primo villaggio oggetto del progetto è stato “Saudue Ndiao” e il secondo “Ndiobéne Tauba, entrambi facenti parte del comune di Mabo.
Ad accoglierci sono stati gli attori principali della vita di comunità, quindi le autorità religiose, i capi villaggio e gli anziani.

I luoghi scelti sono stati le moschee, le case dei capi villaggio, alcuni spazi aperti riparati da tettoia e usati come luoghi di ritrovo ed altre collocate fuori a qualche casa in maniera tale da illuminare anche le adiacenti.

PROGETTO
“LE FONTI DEL FUTURO” 2019

Provincia di Mantova, attraverso Aato (Autorità dell’ambito territoriale ottimale di Mantova), Tea Acque e Sicam hanno sostenuto e collaborato alla realizzazione del progetto “Le fonti del futuro”, iniziativa partita da WAMI e Cooperativa Intreccio con il supporto di Anea (Associazione nazionale enti e autorità d’ambito) che oggi è realtà e grazie al quale 120 famiglie senegalesi hanno acqua che sgorga direttamente dai rubinetti delle loro abitazioni e possono disporre di servizi igienici.
La creazione e l’allaccio di 120 rubinetti ad uso domestico serve i villaggi di Ghoniame, Takeme, Nialor, Falmere e Djiva, all’interno dei quali vivono 1.273 abitanti, ognuno dei quali beneficerà di 30 litri d’acqua potabile al giorno: un’opportunità che cambia radicalmente la loro vita quotidiana. La combinazione di scarse pratiche igieniche e di utilizzo di acqua non potabile in quei territori è causa di un alto tasso di mortalità, soprattutto infantile e, inoltre, solitamente l’attività di reperimento di acqua presso la fonte più vicina ai villaggi viene affidata a donne e bambini che impiegano diverse ore al giorno per fare rifornimento. L’intervento realizzato avrà sicuramente riflessi positivi anche sulla frequenza scolastica e sulle condizioni igienico-sanitarie.

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